martedì 18 dicembre 2012

"The Night Before Christmas"


The Night Before Christmas by Clement Moore
‘Twas the night before Christmas,


when all through the house

not a creature was stirring,

not even a mouse;

the stockings were hung

by the chimney with care,

in hopes that St. Nicholas

soon would be there.

The children were nestled

all snug in their beds,

while visions of sugar-plums

danced in their heads;

and mama in her kerchief,

and I in may cap,

had just settled down for a long

winter’ s nap.

When out on the lawn there arose

such a clatter,

I sprang from my bed to see what

was the matter.

Away to the window I flew like a flash,

tore open the shutters and threw up

the sash.

The moon on the breast of the newfallen

snow,

gave a lustre of midday to objects below,

when, what to my wondering eyes

should appear,

but a miniature sleigh, and eight

tiny reindeer,

with a little old driver, so lively and quick,

I knew in a moment it must be St. Nick.

More rapid than eagles

his coursers they came,

and he whistled, and shouted

and called them by name:

“Now, Dasher! Now, Dancer!

Now, Prancer and Vixen!

On, Comet! On, Cupid!

On, Donder and Blitzen!

To the top of the porch!

To the top of the wall!

Now dash away! Dash away!

Dash away all!”

As dry leaves that before the

wild hurricane fly,

when they meet with an obstacle,

mount to the sky,

so up to the housetop the coursers

they flew,

with a sleigh full of toys and

St. Nicholas, too.

And when in a twinkling, I heard on the roof,

the prancing and pawing of each little hoof.

As I drew in my head, and was

turning around,

down the chimney St. Nicholas came

with a bound.

He was dressed all in fur from his

head to his foot,

and his clothes were all tarnished

with ashes and soot.

A bundle of toys

he had flung on his back,

and he looked like a peddler

just opening his pack.

His eyes…how they twinkled! His dimples,

how merry!

His cheeks were like roses, his nose

like a cherry!

His droll little mouth was drawn up

like a bow,

and the beard on his chin was as white

as the snow.

The stump of a pipe he held tight in his teeth,

and the smoke it encircled his head

like a wreath.

He had a broad face and a round little belly,

that shook when he laughed, like a

bowl full of jelly.

He was chubby and plump, a right

jolly old elf,

and I laughed when I saw him,

in spite of myself.

A wink of his eye and a twist of his head,

soon gave me to know I had nothing

to dread.

He spoke not a word, but went straight

to his work,

and filled all the stockings; then turned

with a jerk,

and laying his finger aside of his nose,

and giving a nod, up the chimney he rose;

he sprang to his sleigh, to his team

gave a whistle,

and away they all flew like the down

of a thistle,

but I heard him exclaim as he drove

out of sight:

“Happy Christmas to All,

and to All a Good Night!”

lunedì 17 dicembre 2012

perché è importante imparare le lingue?

Sino ad oggi abbiamo parlato del Business English, del General English, di Logistics Management, di Lean production, di English for Administration, di Presentations, di Speech & Debate, di Public speaking,  English for Nurses, Medical English, English for Architects...insomma vi abbiamo parlato tanto dei nostri corsi di lingue, degli aspetti importanti ed addirittura  fondamentali della internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. Vi abbiamo presentato il Russo, il Portoghese, lo Spagnolo, il Francese, il Tedesco, il Cinese, il Giapponese, l'Italiano per i manager e quello per i blue collars, il vocabolario degli imprenditori e quelle dei tecnici,  le traduzioni dei bilanci e degli statuti e quelle del marketing e della comunicazione, come preparare l'agenda per un meeting minute per minute, come stare al telefono, come usare il body-language nelle presentazioni ma ancora non vi abbiamo insegnato una cosa importantissima.... e questa cosa importantissima potrebbe restare un segreto per sempre... il nostro know-how e l'amore che ci porta tutte e tutti a fare il lavoro che facciamo....ma ancora più importante del nostro know-how e della qualità dei nostri servizi linguistici e delle nostre consulenze (consulting) è....è...è...peperrepppeeee pepepererepppererererer (squillo di trombe).....
come si dice Kanelbullar in tutte le lingue del mondo????
Perché se adori i Kanelbullar e viaggi tanto come farai a  farti capire quando le vuoi ordinare? E se vai da Starbucks (che è in tutto il mondo) dove te le servono calde e profumate di cannella con la glassa ancora morbida che si scioglie sul palato...come fai ad ordinarle se non sai come si chiamano in un'altra lingua???? Ah che delitto, che delirio, che dilemma!
Ma non temere, i cavalieri e le cavaliere di Active Languages sono sempre al tuo fianco con la giusta soluzione fatta su misura per te:

Kanelbullar in Svedese
Girelle alla cannella in Italiano
Cinnamon Rolls in Inglese
Zimtschnecken in Tedesco
Kaneel Broodje in Olandese
Rollos de Canela in Spagnolo

ecco, e mano a mano che scopriamo i nuovi termini potete restare assicurati che li posteremo qui per aggiornarvi in modo che possiate sempre ordinarle ovunque vi troviate nel mondo. se questo non è servizio top-quality ditemi voi cosa lo è?

siamo al 26 gennaio ed ancor nessuno ha aggiunto nuovo nomi per i Cinnamon Rolls?
a questo punto vado a cercarli io;

Korvapuusti in Finlandese
Honey buns negli Stati sudisti del Nord America
Bâton de canelle in Francese
Kalofagas in Greco
Plushki in Russo
Skillingsboller in Norvegese

That's all folks, per il momento è tutto. Se scoprite altre lingue in cui dire Cinnamon Rolls prego volerle indicare qui di seguito nei commenti. Grazie








Poesia di Natale - Iosif Brodskij


24 декабря 1971 года
 
В Рождество все немного волхвы.

В продовольственных слякоть и давка.

Из-за банки кофейной халвы

производит осаду прилавка

грудой свертков навьюченный люд:

каждый сам себе царь и верблюд.

Сетки, сумки, авоськи, кульки,

шапки, галстуки, сбитые набок.

Запах водки, хвои и трески,

мандаринов, корицы и яблок.

Хаос лиц, и не видно тропы

в Вифлеем из-за снежной крупы.

И разносчики скромных даров

в транспорт прыгают, ломятся в двери,

исчезают в провалах дворов,

даже зная, что пусто в пещере:

ни животных, ни яслей, ни Той,

над Которою –нимб золотой.

Пустота. Но при мысли о ней

видишь вдруг как бы свет ниоткуда.

Знал бы Ирод, что чем он сильней,

тем верней, неизбежнее чудо.

Постоянство такого родства -

основной механизм Рождества.

То и празднуют нынче везде,

что Его приближенье, сдвигая

все столы. Не потребность в звезде

пусть еще, но уж воля благая

в человеках видна издали,

и костры пастухи разожгли.

Валит снег; не дымят, но трубят

трубы кровель. Все лица, как пятна.

Ирод пьет. Бабы прячут ребят.

Кто грядет –никому непонятно:

мы не знаем примет, и сердца

могут вдруг не признать пришлеца.

Но, когда на дверном сквозняке

из тумана ночного густого

возникает фигура в платке,

и Младенца, и Духа Святого

ощущаешь в себе без стыда;

смотришь в небо и видишь –звезда.



24 Dicembre 1971



Siamo tutti a Natale, un po’ Re Magi.

Negli empori, fanghiglia e affollamento.

La gente, carica di mucchi di pacchetti,

mette un bancone sotto accerchiamento

per un po’ di croccante al gusto di caffé

cosìciascuno ècammello e insieme re.

Reticelle, sacchetti, borse della spesa,

colbacchi e cravatte che vanno di traverso.

Effluvi di vodka, odori di pino e baccalà

e di cannella, mandarini e mele.

Marea di volti, e per via del vento misto a neve

il sentiero verso Betlemme non si vede.

Quelli che portano i modesti doni

saltano sui mezzi, sfondano i portoni,

spariscono negli abissi dei cortili,

eppure sanno che la grotta èvuota:

niente greppia, néun bue con l’ asinello,

o Colei che circonfusa èda un aureo anello.

Il vuoto. Ma basta immaginarlo con la mente,

e dal nulla, di colpo un guizzo luminoso.

Deve saperlo Erode che quanto piùèpotente,

tanto piùcerto, ineludibile èil prodigioso evento.

La costanza di tale affinitàèil meccanismo fondante della Natività

E adesso ovunque festeggiano

il Suo avvento, mettendo tutti i tavoli vicino.

Ancora non serve la stella nel turchino,

ma giàsi puòvedere da lontano

la buona volontàdi ogni figlio d’Adamo,

mentre i pastori attizzano i falò

Fiocca la neve: non fumano i comignoli

sui tetti, squillano invece. I volti come macchie.

Erode beve. Le donne nascondono i piccini.

Chi sta giungendo - non si sa mai:

ignoriamo i presagi, e il cuore sull’istante

potrebbe non ravvisar un forestiero nel viandante.

Ma quando, nel gelo della porta spalancata,

una figura avvolta nello scialle emerge

dalla foschia fitta della notte,

senti esistere in te senza vergogna

il Bambino e lo Spirito Santo;

poi guardi il cielo ed eccola - la Stella.



Da “Poesie di Natale” di Iosif Brodskij




(Premio Nobel per la Letteratura 1987)
Il poeta (Leningrado 1940 - New York 1996) spiegava ad un giornalista: “Da
quando ho iniziato a scrivere versi seriamente - piùo meno seriamente - ho cercato
di comporre una poesia per ogni Natale, quasi fosse un augurio di compleanno.
Molte volte ho perso l’occasione giusta, l’ho lasciata cadere. Questa o quella
circostanza bloccavano la strada. Mi ispiravo a un’Adorazione dei Magi che avevo
visto su una rivista... Amavo quella concentrazione di ogni cosa in un solo luogo -
il che èquanto si verifica nella scena della grotta...e si compie il Miracolo. Perchéi miracoli, attratti dalla terra, serbano gli indirizzi, anelando talmente a svolgere la
prescritta funzione da giungere a destinazione perfino nel deserto.”

domenica 16 dicembre 2012

A heartfelt invitation to our Christmas party.








le illustrazioni sono quelle di Arthur Rackham che illustrò molti racconti dei Fratelli Grimm. Egli appartiene alla letteratura per bambino come il colore giallo appartiene a Van Gogh oppure l'oro a Klimt.




Dear ladies and gentlemen,

signore e signori gentili,

la nostra festa di natale rispecchia le culture di tanti mondi a noi vicini e lontani perchè le feste hanno le loro tradizioni ed in ogni paese esse vengono vissute in modo diverso.

Come il "panettone" riflette lo spirito italiano, così le "kanelbullar" riflettono quello svedese, il "christmas pudding" quello inglese,  i "honig lebkuchen" quello tedesco e via via a sfiorare tutte quelle nazioni che tra Solstizio, Yule, Sankt Lucia, Krampus e Christmas hanno molto da scambiarsi culturalmente pur osservando che da vicino che queste differenze tanto diverse non sono.

Vi aspettiamo al cospetto di tavoli imbanditi a festa per leggere con voi ed a voi alcune poesie ed alcuni racconti che allietano le notti intorno ai camini in attesa di quel mistero che ognuno ed ognuna di noi interpreta personalmente.

Dalle letture di Dickens a quelle di Moore, dal russo Josif Brodskij ai nostri intimi ricordi di natali trascorsi, apriamo le porte della Villa Silicani su di un mondo romantico di speranze e di sogni.

Augurando che un giardino lievemente innevato ci aiuti a  ricreare quell'atmosfera così cara agli spiriti bambini, dove  poter condividere una serata davvero speciale in cui il mondo...nel vero senso della parola...ci fa conoscere il suo di natale, attraverso profumi, sapori, lingue ed occhi diversi.


vorremmo  proporre un gioco che renderà l'atmosfera ancora più gioiosa; che ognuna ed ognuno porti un dono (valore massimo €10,00.-)  da scambiare con qualcuno/a nel corso della festa. Anche questo può servire per abbattere quegli ostacoli che a volte incontriamo nella vita e che attraverso la conoscenza si appianano diventando meno grandi e meno difficili.


Vi aspettiamo numerose e numerosi per accogliervi sotto ad uno splendido abete di elfi e di gnomi adobbato. Ritengo che dopo l'anno quasi trascorso sia diritto di ognuna ed ognuno di noi concederci un momento di intensa gioia senza nulla a cui pensare se non il diritto di sognare e soprattutto di sperare ancora!




porteremo anche alcuni libri di Arthur Rackham nel caso qualcuno o qualcuna fosse interessato/a sfogliarli. Cheers!

sabato 15 dicembre 2012

Kanelbullar - Swedish cinnamon rolls





KANELBULLAR
Girelle di cannella e zucchero


Ingredienti per la pasta base:
50 gr lievito di birra
1/4 di bicchiere di acqua tiepida
100 gr di burro o margarina
400ml di latte
1/2 cucchiaino di sale
150 ml di zucchero
 1,3 litri di farina (misurata in un recipiente graduato in dl o litri)

Ingredienti per il ripieno di cannella e zucchero:
100gr burro o margarina
1/2 cucchiaio o più di cannella
100 ml di zucchero
1 uovo sbattuto per spennellare  le girelle.
granella di zucchero per decorare

In una grossa terrina sciogliere il lievito nell'acqua con un pizzico di zucchero oppure un cucchiaino di miele.
In un pentolino sciogliere il burro e versarvi successivamente il latte riscaldando il tutto sino a aggiungere i 37° c circa.. Versare il liquido tiepido nella terrina con il lievito e mescolare. Aggiungere sale e zucchero sempre mescolando.
Aggiungere poi la farina gradualmente fino ad ottenere una pasta morbida e non appiccicosa. Porla nella terrina e lasciarla lievitare un'ora al riparo da cambiamenti di temperatura repentini.
Impastarla di nuovo finché non sia bella liscia.
Dividerla in tre parti uguali e stendere le tre parti in rettangoli da 25 cm X 30 cm circa.
Spalmare il ripieno nei tre rettangoli lasciando spazio su uno dei bordi lunghi per la chiusura e arrotolarli cominciando dalla parte più lunga. 
I rotoli di pasta con il loro ripieno vanno tagliati a fette spesse almeno un centimetro l'una. ogni fetta va poggiata orizzontalmente sulla placca da forno (ricoperta di carta da forno)  in modo da mostrare il suo volto a chiocciola. lasciar lievitare le girelle chiocciole per un'altra ora e mezzo circa.
Spennellarle con l'uovo ed infornarle nel forno preriscaldato a 200°C per circa 20 min. Lasciarle raffreddare su una griglia coperta da un panno.

venerdì 7 dicembre 2012

Cinnamon rolls? Che ne pensate? Giovedì 13 dicembre in Svezia si celebra Sankt Lucia...e noi c'incontriamo per la nostra serata di letteratura. Culture a confronto!
si leggerà di "Memoirs of a geisha" si parlerà del film "Water" di Deepa Mehta, si mangerà di pepperkaka, saffron buns e cinnamon rolls con il glogg come vuole la tradizione nordica.
ok allora domani cerca intensamente la ricetta dei cinnamon rolls e poi la facciamo insieme?
siiiiiiii

venerdì 26 ottobre 2012


Che serata stupenda ieri sera. 10 persone meravigliose che han portato montagne di libri, che han condiviso frasi e paragrafi di letteratura che fa parte della loro storia. Andrea, Ilaria, Daniela, Federico, Claudio, Chiara, Evelyn, Sheila, Magdalena ed io avvolte da un paesaggio da fiaba, coinvolte da ogni parola, uditori ed uditrici di ogni sospiro.
La torta (poenta e osei) tipicamente veneta che ci aspettava ed il Samovar russo pieno di the caldo...altro che high-tea, ieri sera è stata una festa. Riccarda ci ha letteralmente aperto le porte delle sua casa e del suo cuore.
Grazie perchè queste serate di Reading sono un tassello del puzzle della mia vita, un mio sogno realizzato con voi.
Memories of a Geisha di Arthur Golden ci accompagnerà per i prossimi sei incontri ma credo che non ci fermeremo lì. La musica giapponese d'ora in poi fungerà da sottofondo alle letture, il cibo preparato assieme alla docente di giapponese, la visione del film in inglese, uno studio sulla storia del Kimono, la storia del Giappone...tutto ci conduce alla multiculturalità verso la quale il nostro centro ambisce.
Thank you,
Thea

giovedì 25 ottobre 2012

Lingue e culture, culture e lingue. Multicultura, interculturalità, 3CK!
Confrontiamoci e parliamone....maybe in Tibetan!
Workshop di cucina e cultura Tibetana. Correte, correte, correte...anzi...trekkate o Nordic Walkingate lungo gli ardui pendì delle colline Montecchiane per raggiungere la Villa Silicani Ceccato alla ricerca di un ristoro tutto Tibetano.
I piatti della serata includeranno;

Tukpa
Momo con salsa
Dolce: dre ngarmo
Te allo zenzero

Sfida della giornata; cercare i piatti in internet, annusarli attraverso il computer, farsi venire l'aquolina in bocca (a mouth-watering experience) and then iscriversi al corso.


A paritre da questa sera, ogni 4° Giovedì del mese per sei incontri.
Reading in English just for the fun of reading. Sharing in English just for the fun of sharing. Learning in English just for the fun of learning.
Training is our motto! Culture is our game!


domenica 7 ottobre 2012

there was a time

Once upon a time there was a time in which people were different. Different in which way? Simply different! Different in their simplicity, different in their honesty, different in their approach to life. Different in their relations, different in their communications, different with the use of the language. People used to shake hands and take time to introduce themselves. Today people don't even find the time to say hello.
Instead of turning on the TV or listening to the radio or even reading a newspaper or magazine....let's try to not do any of these things for one week. Just one week of silence, of quiet, of peace. And let's see what we can do during this week instead of watching TV. Maybe we can read an interesting book, or go for a walk or two or maybe even light a few candles before dinner and eat together in a romantic way. Maybe we can even hold hands, maybe we can smile, maybe we can take a deep breath instead of carrying burdens on our backs.
The things that happen around us aren't our fault, we're not to blame...so why should we allow events condition our days? Why should we fail to lead a serene life? After all we're the ones to decide for ourselves, not others...no one else!
So let's give it a try. A day off from the usual routine, three days off from the usual routine. Seven days, let's make it seven days just for ourselves and the people we care for and see what happens.
Who's going to try this out with me? Hands up to the sky all those who are going to try this experiment with me! One, two, three, four, five, ten, eighteen, twenty-four, thirty, fifty! I've just counted fifty hands ready for the ball game.
OK then, here we go! For just seven days take notes of how you feel; emotions, sensations, vibes, moods, grins and facial muscles and, just for the fun of it, take a look at your posture today and have a look at it seven days from now. What's changed? What's happened?
Will be back soon with results on my experiment. Anyone else ready to share?

giovedì 2 agosto 2012

luogo incantevole questo giardino segreto





Marina all'arpa
Florio al didgeridoo
Peter alle percussioni

Ringraziamo Irina e Gimmy per questa anteprima di foto.

mercoledì 25 luglio 2012

Poesie tratte dal reading concerto "The Secret Garden"

Consuelo Ziggiotto;
Consuelo non collabora con Active Languages ma lavora presso la Pro.Ep.srl di Sossano, una delle società che hanno contribuito alla realizzazione della serata "The Secret Garden". Ella ha pubblicato di recente una collezione delle poesie scritte nel suo viaggiare per il mondo intitolato "Diversa Gio Ia".


E’ nelle tue prigioni che trovo la mia libertà.
E’ nel luogo dove incateni la tua volontà,
trasformata in mai domati intenti,
che apro le ali e scopro orizzonti
che solo ad occhi ciechi appaiono claustrofobici.
Dalle mie torri
gonfie di bianco silenzio
si leva un canto
che gentile scioglie l’immobilità,
liberando il tuo spirito
che assopito di vita nuova, si dirige verso il mio.
Trova respiro nei luoghi dove le mie presunte colpe
Scontano la loro pena.
Nella mia cella ti libri in volo.
In punta d’anima, per mano,
schiudiamo ora i nostri gusci.
Già schiavi delle nostre ritrovate lebertà.



E’ un moto agitato a riportare lo spirito
Dagli abissi alla tiepida superficie della consapevolezza
Si aprono gli occhi
E’ una spinta della vita che reclama attenzione
Chiede parola, pretende il silenzio
Non si fa giudice
Gli occhi si aprono e vedono
Prima di ricordare
A chi appartengono



E’ dato ad ogni vento separare rami arresi a foglie sedotte
che si lasciano cullare
fino a quando incredule si schiantano a terra
dannandosi per aver ceduto alle lusinghe di un canto.
Non è quella lusinga da temere.
Seducente sarebbe la lusinga di un vento irriverente
capace di trascinare gli ingranaggi del tempo
allungandoli sino a romperli
sino a scavalcare gesti
Ti porterò un vento capace di riportarti in grembo il presente
in perpetua attesa di dare materia al nostro passato



Non è doloroso non esistere
Non è dolorosa questa sensazione di estraneità.
Divento sabbia in mezzo alle moltitudini
sfuggo persino alle mie mani.
È sabbia che non riempie il mio corpo per restituirmi forma.
Cade.
Si appoggia un granello alla volta
Lungo queste strade affollate che avverto come familiari
come se sapessero accogliere
quanto di me riesco a consegnare.
Mi restituisco a tutti i luoghi dove ho abitato .
Consegno la mia materia
a quanta più superficie può accoglierla.
La terra generosa raccoglie e distrattamente conserva.
Conto sia il vento a spingermi in un perpetuo movimento.
L’unico paese che può donarmi tregua.




Ho aggiunto questa poesia alle quattro lette nei giardini segreti, perché più di ogni altra racconta il privilegio vissuto dai miei occhi, narrato dalle terre che mi hanno ospitata durante la mia vita e la nostalgia che fa di me una nomade travestita da cittadina del mondo.
Così scrivo per raccontare i sussurri dell’anima e con audace fiducia sogno di trasmettere queste vibrazioni, così diverse dalla musica cantata dai numeri del mio lavoro.
Se infine li raccolgo, tutti questi numeri, legando il capo di ognuno alla coda di un altro, si fanno poesia.

Consuelo Ziggiotto

lunedì 23 luglio 2012

Poesie tratte dal reading concerto "The Secret Garden"

Russo; letta dalla nostra docente Irina

“Буря” А.С.Пушкин Ты видел деву на скале
В одежде белой над волнами,
Когда, бушуя в бурной мгле,
Играло море с берегами,
Когда луч молний озарял
Ее всечасно блеском алым,
И ветер бился и летал
С ее летучим покрывалом?
Прекрасно море в бурой мгле
И небо в блесках без лазури;
Но верь мне: дева на скале
Прекрасней волн, небес и бури


“La tempesta” A.S. Pushkin
Tu hai visto la fanciulla sullo scoglio
Nella bianca veste sopra le onde,
quando, rumoreggiando nella tempestosa tenebra,
il mare giocava con le rive,
quando il raggio dei lampi la rischiarava
continuamente di uno splendore purpureo,
e il vento si agitava e volava
col suo svolazzante mantello?
È bello il mare nella tenebra della tempesta
E il cielo nei suoi bagliori senza l’azzurro;
ma credimi: la fanciulla sullo scoglio
è più bella delle onde, del cielo e della tempesta.

Poesie tratte dal reading concerto "The Secret Garden"

Inglese; letta dal Commendatore Dante Gardellin

William Shakespeare: As You Like It
Act II Scene VII - The Forest
“All the world’s a stage”

All the world’s a stage,
And all the men and women merely players:
They have their exits and their entrances;
And one man in his time plays many parts,
His acts being seven ages. At first the infant,
Mewling and puking in the nurse’s arms.
And then the whining schoolboy, with his satchel
And shining morning face, creeping like snail
Unwillingly to school. And then the lover,
Sighing like furnace, with a woeful ballad
Made to his mistress’ eyebrow. Then a soldier,
Full of strange oaths and bearded like the pard,
Jealous in honour, sudden and quick in quarrel,
Seeking the bubble reputation
Even in the cannon’s mouth. And then the justice,
In fair round belly with good capon lined,
With eyes severe and beard of formal cut,
Full of wise saws and modern instances;
And so he plays his part. The sixth age shifts
Into the lean and slipper’d pantaloon,
With spectacles on nose and pouch on side,
His youthful hose, well saved, a world too wide
For his shrunk shank; and his big manly voice,
Turning again toward childish treble, pipes
And whistles in his sound. Last scene of all,
That ends this strange eventful history,
Is second childishness and mere oblivion,
Sans teeth, sans eyes, sans taste, sans every thing.

William Shakespeare: Come Vi Piace
Atto II Scena VII - Nella Foresta
“Tutto il mondo è un palcoscenico”
Tutto il mondo è un palcoscenico,
e gli uomini e le donne sono soltanto degli attori
che hanno le loro entrate e le loro uscite; e, nel tempo
che gli è dato, ognuno interpreta ruoli diversi quali sono
le sue sette età. Dapprima, abbiamo il poppante che
miagola e sbava in braccio alla balia. Segue lo scolaretto
piagnucoloso che, sacca sulle spalle e faccia lustra del mattino, si
trascina a scuola controvoglia e a passo di lumaca.
Poi viene l’amante che soffia come un mantice
e sussurra una malinconica ballata agli occhi della sua amata.
Quindi il soldato, con strani giuramenti sotto la barba ispida qual
leopardo, geloso del suo onore, impulsivo e disposto alla briga, e
alla conquista della vana gloria
fin nella bocca del cannone. Lo segue il giudice,
con la sua bella pancia tonda e foderata di buon cappone,
lo sguardo severo, la barba ben curata,
e la bocca piena di saggi detti e luoghi comuni;
anche lui recita la sua parte. La sesta età s’infila
in aderenti calzemaglie che finiscono in ciabatte,
con gli occhiali sul naso e la borsa dei denari al fianco,
le brache della giovinezza, anche se ben tenute, sono ormai
troppo larghe per le sue gambe rinsecchite; e la sua voce tonante
e virile ritorna a quel falsetto infantile, e bubola e
stride come un cuculo. E alla fine di tutte le scene,
a conclusione di questa storia strana e avventurosa,
giunge una seconda infanzia preambolo dell’ oblio,
senza denti, senza occhi, senza gusto, senza più niente.

Poesie tratte dal reading concerto "The Secret Garden"

Inglese; letta dal nostro docente di Inglese Ruben

Summer Snow by Melissa L. Martin

SUMMER SNOW
Sprinkles of dust glide upon sunbeams,
Little spiders adrift in the gentle breeze.
Blow flower pieces scatter in the sky,
Upwards swiftly on wings of a butterfly.
Cheeks rosy and warm, their eyes so bright,
Only the pure can see this sight.
To let your heart look through your eyes
A simple sunbeam becomes a surprise.
One may see the simplest light,
With love and serenity another delight.
Intertwined, meshing a beautiful flow
For all above becomes Summer Snow.
Never to melt, but whisper away
Returning upon tomorrow's sunray.

Neve D’Estate
Brillantini di polvere volano su raggi di sole,
Piccoli ragni trasportati nella brezza leggera.
Petali di fiori soffiati dispersi nel cielo,
Rapidamente verso l'alto sulle ali di una farfalla.
Guance rosee e calde, con gli occhi così luminoso,
Solo il puro può vedere questo spettacolo.
Lasciando che il cuore veda attraverso gl’ occhi
Un semplice raggio di sole diventa una sorpresa.
Si può vedere la luce più semplice,
Con amore e serenità un altro piacere.
Intrecciati e uniti in un bel percorso
Tutto questo diventa neve d'estate.
In una neve che non si sciioglie mai, ma che bisbiglia via
Tornando sul raggio di sole di domani.

Poesie tratte dal reading concerto "The Secret Garden"

Inglese; letta dalla nostra docente d'inglese ed italiano Marina


WINDS OF DESTINY di Hadiza Alfa, Nigeria.


Turn me
Up and down
Carelessly
Vindictively
Like an angry thunderstorm

Can't you see
My dreams are endless
And useless?

I surrender
Wind of destiny
Toss me as you wish
Drop me where you want

Fling me
Like a trash
From joy to sorrow
And from agony to laughter

Now that
You denied me love
Please allow me some strength
To do justice
To my pen
And paper

Here you come
Again
Rolling me
Like a wheel
Across tough huddles
To another promised land

My hands are spread
You can lift me
Like a paper
To any where
You feel I belonged


Il vento del destino (Hadiza Alfa , Nigeria)

Gettami giù,
portami in alto,
noncurante, vendicativo,
come una tempesta arrabbiata.
Non vedi
che i miei sogni sono sconfinati
ed inutili?

Mi arrendo,
vento del destino.
Scuotimi secondo il tuo desiderio,
precipatimi dove vuoi,

scagliami
come spazzatura
dalla gioia al dolore

e dall’agonia alla risata.

Ora che
mi hai negato l’amore
ti prego, concedimi un po’ di forza per fare giustizia alla mia penna
e alla carta

Ecco che arrivi
di nuovo,
a rotolarmi
come una ruota
attraverso sentieri impervi
verso un’altra terra promessa.

Le mie mani sono aperte,
puoi soffiarmi
come un foglio di carta
verso qualsiasi luogo
ti pare io appartenga

Poesie tratte dal reading concerto "The Secret Garden"

Inglese; letta dalla nostra docente d'inglese Sheila


In Nature's Realm Andrew Downing
The earth is bright and dewy-fresh
As Dian, risen from her bath,
While, just released from slumber's mesh,
I fare me down a flowery path.

I pass between the clover fields
Where sleek, slow-moving cattle graze;
I seek the joys which Nature yields
To him who knows her pleasant ways.

I go where honeysuckles blow,
And climb with them the rocks I love;
A world of green spreads out below,
A wider world of blue above.

And many a sturdy, stately elm,
And many a proud, ancestral oak,
Deep in the forest's shady realm,
Hold tuneful choirs of feathered folk.

I gaze, and all is fair to see--
I listen, and the songs are good;
My singers are of high degree,
The prima donnas of the wood.

Here, then, I find my concert-hall,
My columned temple and my shrine,
God's perfect handiwork--and all
To draw me nearer the divine.



Nel regno della natura

La terra splendente e fresca di rugiada
Come una dea, Diana si erge dalle acque
Mentre finalmente liberato dalla fitta trama del sonno
Passeggio lungo un viale fiorito.

Attraverso dei campi di trifogli io passo
Dove il bestiame dal manto liscio e lucente lentamente pascola
Intravedo i piaceri che la Natura offre
A colui che ne sa apprezzare i misteri

Laddove soffiano i caprifogli mi reco
Inerpicandomi insieme a loro su rocce tanto amate;
un mondo di verde si espande sotto di me
un mondo blu ancora più grande in alto.

Numerosi olmi robusti e maestosi,
numerose querce ancestrali e fiere
nel profondo regno oscuro della foresta
fanno risuonare un coro di voci piumate

Il mio sguardo scorge solo bellezza-
Il mio orecchio ode solo belle canzoni;
Le mie sono voci di alto livello,
Le prime donne del bosco

E’ qui che ho trovato il mio teatro,
il mio tempio e il mio altare,
le opere migliori del nostro Creatore-
che mi sollevano sempre più verso l’infinito divino.

Poesie tratte dal reading concerto "The Secret Garden"

Francese; letta dalla nostra docente di Francese ed Italiano; Federica


J. Prévert, Sables mouvants

Démons et merveilles
Vents et marées
Au loin déjà la mer s'est retirée
Et toi
Comme une algue doucement caressée par le vent
Dans les sables du lit tu remues en rêvant
Démons et merveilles
Vents et marées
Au loin déjà la mer s'est retirée
Mais dans tes yeux entrouverts
Deux petites vagues sont restées
Démons et merveilles
Vents et marées
Deux petites vagues pour me noyer.
J. Prévert, Sabbie Mobili

Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di già si è ritirato il mare
E tu
Come alga dolcemente accarezzata dal vento
Nella sabbia del tuo letto ti agiti sognando
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di già si è ritirato il mare
Ma nei tuoi occhi socchiusi
Due piccole onde son rimaste
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Due piccole onde per annegarmi.

Poesie tratte dal reading concerto "The Secret Garden".

American English; letta dalla nostra Docente di American English Pamela Jane


Ralph Waldo Emerson:

It is easy in the world to follow the world’s opinion;
it is easy in solitude to follow our own,
but the great man is he who in the midst of the crowd keeps with perfect sweetness
the independence of solitude.


È facile, nel mondo, vivere secondo l'opinione del mondo; è facile, in solitudine, vivere secondo noi stessi; ma l'uomo grande è colui che in mezzo alla folla conserva con perfetta serenità l'indipendenza della solitudine.

Poesie tratte dal reading concerto "The Secret Garden"


Portoghese; letta dalla nostra docente di Portoghese Claudia


Mario Miranda Quintana è il poeta delle piccole cose. Scrive poesie perché «...ne sente il bisogno...» secondo le sue stesse parole. Inizia la carriera nel 1928, entrando al giornale O Estado do Rio Grande.
Nel 1984 Mario Quintana scrisse delle note autobiografiche pubblicate sulla rivista Isto é[1]. Questa la traduzione:
« Sono nato ad Alegrete, il 30 luglio 1906. Credo che sia la cosa più importante che mi sia capitata. E ora, ecco, mi chiedono di parlare di me. Bene! Ho sempre pensato che ogni tipo di confessione che non sia trasfigurata dall’arte sia indecente. La mia vita è nelle mie poesie, io sono le mie poesie, non ho mai scritto, nemmeno una virgola, che non fosse una confessione. Ma da me si vogliono dettagli… D’accordo! Ho 78 anni senza età. Di età ce ne sono due: o sei vivo o sei morto. L’ultimo caso è l’età più importante, visto che ci è stata promessa l’eternità. Sono nato nel rigore invernale a un grado e prematuro, per di più: complessato di non essere ancora pronto. Fino al giorno in cui scoprii che uno così completo come Winston Churchill era nato prematuro e che lo stesso era capitato a sir Isaac Newton! Excusez du peu... Preferisco citare l’opinione che gli altri hanno di me. Dicono che sono modesto. Al contrario, sono così orgoglioso da pensare che non ho scritto nulla al mio livello. Poiché la poesia è insoddisfazione, un anelito di autosuperamento. Un poeta soddisfatto, non soddisfa. Dicono che sono timido. Niente affatto! Sono silenzioso, introspettivo. Non capisco perché sottopongano a trattamento chi è introverso. Solo perché non possono essere belli come gli altri? »


A Idade de ser feliz - Mario Quintana
Existe somente uma idade para a gente ser feliz,
somente uma época na vida de cada pessoa
em que é possivel sonhar e fazer planos e ter energia bastante para realizá-los a despeito de todas as dificuldades e obstáculos.

Uma só idade para a gente se encantar com a vida
e viver apaixonadamente e desfrutar tudo
com toda intensidade sem medo
nem culpa de sentir prazer.

Fase dourada em que a gente pode criar
e recriar a vida à nossa própria imagem
e semelhança e vestir-se com todas as cores
e experimentar todos os sabores e
entregar-se a todos os amores
sem preconceito nem pudor.

Tempo de entusiasmo e coragem
em que todo desafio é mais um convite à luta
que a gente enfrenta com toda disposição
de tentar algo novo, de novo e de novo,
e quantas vezes for preciso.
Essa idade tão fugaz na vida da gente
chama-se PRESENTE
e tem a duração do instante que passa.


L’età di essere felice – Mario quintana
Esiste solo un'età nella quale possiamo essere felice,
solamente un'epoca nella vita di ogni persona
nella quale è possibile sognare e fare piani ed avere abbastanza energia per realizzarli
a dispetto di tutte le difficoltà ed ostacoli.
Una sola età per incanttarsi con la vita
e vivere appassionatamente e sfruttarla con tutta l'intensità
senza paura nè colpa di sentire piacere.

Fasi dorate nelle quali possiamo creare
e ricreare la vita alla propria immagine
e somiglianza e vestirsi con tutti i colori e
sperimentare tutti i sapori e concedersi a tutti gli amori
senza pregiudizio nè pudore.

Tempo di entusiasmo e coraggio nel quale tutta la sfida è un invito
alla lotta che affrontiamo con tutta la disposizione
per tentare qualcosa di NUOVO, e ancora, e ancora, e quante volte sarà necessario.
Questa età tanto fugace nella nostra vita si chiama PRESENTE ed
ha la durata dell'istante che passa.

domenica 20 maggio 2012

Crostata di Fragole - Strawberry Pie with Italian style custard cream


Pasta Frolla
200 gr farina
100 gr burro
100 gr sugar
2 tuorli d'uovo
la buccia grattuggiata di un limone
un pizzico di sale

Ammorbidire il burro a temperatura ambiente. Impastare con la farina, lo zucchero, i tuorli senza lavorare troppo la pasta. Aggiungere la scorza grattuggiata del limone ed un pizzico di sale. Formare un panetto e mettere a riposare in frigorifero prima dell'uso. Eventualmente stendere nella tortiera e mettere a riposare al fresco prima di infornare o di riempire (come nelle crostate alla marmellata ad esempio).
Cuocere in forno caldo a 160° C. per venti minuti circa.

Per il fondo della crostata alla frutta fresca(da spalmare sul fondo dopo la cottura della pasta frolla)
200 gr cioccolato extra fondente sciolto a bagnomaria con una noce di burro

Crema Pasticcera;

5 tuorli d'uovo
1 cucchiaino di farina setacciata
150 gr sugar
1/2 litro di latte intero
25 gr burro
1/2 baccello vaniglia

Mettere in una casseruola lo zucchero ed i tuorli d'uovo e sbattere bene. Unire la farina setacciata. Versare lentamente il latte bollente nel quale sarà stato messo ad infusione il baccello di vaniglia (consiglio di tagliaro a metà per il lungo facendo fuoriuscire i semini ivi contenuti). Cuocere gli ingredienti così miscelati oer circa 10 minuti, Aggiungere il burro contiunando a mescolare per far raffreddare la crema evitando che si formi in superficie una leggera pellicola.

Versare la crema raffreddata sopra allo strato di cioccolato oramai rappreso. Decorare con frutta fresca, foglie di menta, melissa ed erba luigia.



Italian Pie crust recipe:
200 gr flour
100 gr butter (at room temperature)
100 gr sugar
2 egg yolks
1 grated lemon peel (zest)
a small pinch of salt

Soften the butter at room temperature. Knead butter, flour, sugar, the egg yolks without heating the dough too much. Add zest and the pinch of salt. Form a small ball of dough and cool in fridge or roll out the dough into the pie pan and set to rest in a cool place before baking. Bake for approximately 20 minutes in preheated oven at 160° C.

Chocolate layer

200 gr of bitter chocolate bain-marie melted together with a tablespoon or two of butter (this will help maintain a creamy chocolate filling) Brush the filling on the bottom of the cooked pie crust and let cool.

Italian style Custard Cream;

5 egg yolks
1 teaspoon flour
150 gr sugar
1/2 litre of whole milk
25 gr of butter
1/2 vanilla bean (cut in half in its length)

Beat sugar and egg yolks together until fluffy. Add the teaspoon of flour and keep beating. Gradually add boiling milk to which you had previously added the split vanilla bean. Cook at low temperature for about 10 minutes, but remember to constaly stir the cream to avoid sticking at the bottom of the pan. Add butter and continue stirring to maintain a homogenous and creamy surface during cooling.

Pour the custard cream into the cooked pie shell (which has already been brushed with the bain-marie melted chocolate) Let cool and then decorate with fresh fruit, mint, lemonbalm and vervain leaves.




venerdì 18 maggio 2012

Passo dopo passo - step by step...my Auntie Carletta's rosebud cake

Le uova - the eggs

la farina, lo zucchero, le uova, la buccia del limone, cognac - flour, sugar, eggs, lemon grate, cognac

l'abbondante lievito - the abundant yeast

l'impasto - the batter

la prima lievitazione - the initial leavening

a fine lievitazione - final leavening

il mattarello - the rolling pin

il mattarello 2 - the rolling pin 2

il mattarello 3 - the rolling pin 3

la crema con aggiunta di pinoli, mandorle bianche intere e mandorle bianche a scaglie - the filling with the addition of pinions, whole and chopped almonds

i ritagli rettangolari - the rectangular cuttings

con la crema - with the filling


prima della cottura, le girelle di pasta non assomigliano ancora ai boccioli di rosa. ho aggiunto mandorle intere ed in scaglie prima d'infornare - the bread/cream spirals have nothing to do with their final, delicate rosebud aspect. I've added whole and chopped almonds.

la torta appena sfornata - my freshly baked rosebud cake