domenica 17 febbraio 2013

Damascus



Ho pensato a lungo ai piatti che ho assaggiato in 48 anni, piatti adorati e piatti rifiutati.
Hanno preso il sopravvento quei ricordi di profumi e sapori che si mescolano a luoghi e volti, a persone amate e persone estranee incontrate per un frangente che però han saputo fare la differenza. Ricordi dei vivaci colori del mercato delle spezie al Souq Al-Hamidiyah di Damasco; quelle straordinarie torte arancioni, morbide come budini e  basse basse, cotte a legna in enormi teglie rotonde grandi, molto più grandi delle pizze nostrane e simbolo dei festeggiamenti notturni del Ramadan.
L'affascinante crepes flambé al Grand Marnier che si usa mangiare al lume di candela nei bistrot della Francia.
L'aglioso Tzaziki greco ed il  dolce alle mandorle che assomiglia ad un centrino ricamato in cotone marrone; Kataifi originario dalla Turchia,  il riscaldante Goulasch ungherese, la vera insalata russa (ma quella vera, quella russa), quello strano formaggio "Gudbrandsalsost" norvegese che si taglia con una raspetta e si mangia con la salsa ai mirtilli fatta in casa, la paella degustata a Barcellona, gli Cornish Scones con clotted cream, la Pumpkin Pie tradizionale a Samhain, i cioccolatini freschi del Belgio, gli gnocchi della domenica rigati uno ad uno dalla nonna,  la mozzarella di bufala mangiata in una calda giornata seduta sotto agli ulivi del Sud, il Chai Tea Latte di Starbucks, la mousse di castagne (antica ricetta di casa mia), il profumo dei piccioli dei pomidoro appena raccolti ed ancora caldi dal sole, la densa pasta e fasoi della mamma, la polenta morbida cotta nel "caldiero" sul fuoco a legna che spalmavo sul pane perché pensavo fosse una buona crema, la pizza di Vittorio che ha dipinto le pareti della sua pizzeria di azzurro con grandi nuvole paffute e le foto di Totò... e potrei continuare per ore e forse anche per giorni a scrivere, ricordare, tornare a fissare nei pensieri e nello sguardo tutte quelle pietanze viste, vissute, annusate, sentite, assaggiate, messe da parte, giocate con la forchetta, sbrodolate (eh sì perché a volte si fa anche questo), succhiate ed aspirate come gli Ziti al pomodoro fresco e basilico.
Vaniglia del Madagascar, cannella, anice stellato, chiodi di garofano, Sel de Guerande, Sale Rosa del Himalaya, pepe rosa in grani, boccioli di rosa, Rosa Damascena (tanto per restare in tema con la città di Damasco), curry, curcuma, origano, timo, erba ruta, erba luigia per condire e insaporire.
Mescolate, impastate, cucinate, stracotte, rovesciate, versate, salate troppo  o proprio mai salate, liquide, solide, cremose, budinose, cioccolatose, caramellose, marmellatose, grigliate, tostate, saltate, speziate, crude, cotte, in brodo, lessate, bruciate, biscottate, vegane, vegetariane, pescate, cacciate, bianche, rosse o verdi che fossero, dimenticate in ammollo per giorni, rimosse dal frigo con la muffa, scadute, fresche, raccolte dall'orto, surgelate, take-away, comprate al mercato.
La pietanza che tra tutte ricordo con un vero senso del desiderio proprio perché non l'ho mai potuta assaggiare è la Torta Medio Orientale di arance rosse ed è questa LA ricetta che ora ti scriverò e ti lascerò in custodia. Per ricordare un città che oramai più non c'è (ma questa missiva deve essere anche un augurio perché questa città ritrovi il suo antico splendore e che dalle moschee risuonino i richiami alla preghiera mentre bambine come me, straniere in terra straniera, possano nuovamente ricordare un fontana di mosaico e merletti bianchi ed blue piena di pesciolini rossi).
Ed ora, per ritornare al nostro Souq che fungeva da introduzione a questo breve racconto, all'olfatto pungolato dal profumo di arance rosse che mi giungeva dal mercato coperto di Damasco, alla vista curiosa ed allo stupore dinanzi ad una grande teglia rotonda dal diametro di almeno 50 cm, gialla ossia arancione come il sole, un sole immenso (a otto anni tutto sembra più grande) che brillava lucido e stuzzicante appoggiato sulle gambe incrociate di donne dagli occhi languidi di kajal, velate come lune parzialmente nascoste. Un sole che sorge a Giugno in una città  tra l'antico medio oriente ed il high-tech della modernità; ecco la ricetta...

Middle Eastern Orange Cake:

3 arance rosse bio
6 uova bio
250 grammi mandorle bianche (pelate)
180 grammi zucchero di canna o fruttosio
1 bustina lievito in polvere biologico

Scaldare il forno a 190° C.
Imburrare ed infarinare (solitamente uso la farina gialla) una tortiera rotonda dalla ampie dimensioni.

Mettere le arance (complete di buccia)  in un pentolino di acqua (l'acqua dovrà essere a filo della superficie delle arance).
Portare ad ebollizione e lasciare sobbollire a fuoco lento per un'ora circa (ricordarsi di coprire il pentolino con un coperchio in modo da non far evaporare l'acqua).





Tritare le mandorle nel blender e versarle in una grande terrina.  Aggiungere alle mandorle finemente tritate lo zucchero ed il lievito in polvere.







Prendere le arance "cotte" e metterle nel bicchiere di uguale blender versandoci anche le 6 uova a temperatura ambiente. Blend sino a quando avrete ottenuto una morbida crema dal colore rosso tarocco.






Versare quella solare crema nella terrina assieme alle mandorle, allo zucchero ed al lievito e mescolare delicatamente con un cucchiaio di legno.








Il composto così ottenuto va versato nella tortiera ed infornato per almeno 30 minuti.








Pan di stelle in versione araba



Panditorta con mandorle bianche e scagliette di mandorla bianca

Le fette di torta possono essere servite con un cucchiaio di yoghurt greco, due cubetti di arancia candita ed una goccia di miele per decorare



oppure con scagliette di mandorle, yoghurt greco, crema di arance fatta i casa ed un cucchiaio di malto mandorla.

Se invece preferite servire i muffins (sempre che i gattini di casa non se li siano mangiati durante la notte mentre dormivate)


muffins decorati con un cucchiaino di yoghurt greco e mandorle amare


oppure con l'aggiunta di sciroppo d'acero, yoghurt greco e scaglie di mandorle bianche.


































sabato 16 febbraio 2013

Middle Eastern Orange Cake

Premessa al preludio....la nostra torta dovrà assomigliare a questa




torta di arance e mandorle (ottima anche per i vegetariani e gluten free). Dolce tipico medio orientale, tradizionalmente consumato durante i festeggiamenti del Ramadan.

Riusciremo a realizzarla passo a passo?

Intanto condivido che la casa profuma intensamente di arance (le sto lessando a fuoco lento ed ogni nuvoletta di vapore che fugge da sotto al coperchio  porta con se gocce profumate). Se chiudo gli occhi potrei essere a Capri immersa tra limoni ed aranci in fiore.

Images of Damascus and the Al-Hamidiyah Souq





















giovedì 7 febbraio 2013

A giant Cupcake for a cool Birthday Party

 

Il 7 Febbraio è sempre un giorno speciale nella nostra famiglia. E' un giorno di festa perché mio figlio compie gli anni.  Oggi  27 anni fa nevicava, oggi oggi invece splende il sole e con i raggi che obliquamente entrano dalla finestra  riversandosi sui festoni e sulle stelle filanti che pendono alle pareti vi scrivo questa ricetta per il Giant Cupcake che spero di riuscire a preparare questa sera.

27 years ago today it was snowing.....today I'd like to share this Giant Cupcake recipe with you:
 
 
 
Ingredients for the  GIANT Cupcake:

450g softened butter
450g caster sugar
8 large happy eggs (ovvero da agricoltura biologica)
450g flour
2 level tsp baking powder (una bustina di liveito per dolci bio)
2 tsp of vanilla (seeds extracted from vanilla pods)
3 tbsp whole milk or cream

a Giant cupcake tin


For the buttercream topping:
110g unsalted butter, softened
500g icing sugar (il nostrano zucchero al velo)
60ml milk, room temperature
1tsp vanilla extract
Food colouring and eventually some jam if you desire.


For the Cupcake
Set the oven to 180ºC and grease the giant cup cake mould.
First beat the sugar, butter and vanilla until smooth, then gradually add the beaten eggs, flour and baking powder. Mix well until  the mixture is smooth.
Place half of the mixture in each side of your mold to about ¾ full, baking time vary from 50 mins - 1 hour 15 mins depending on your oven, you know your cake is done when it is springy to touch.

Once cooked allow it to cool for 20 minutes before tipping out. If the cake has risen over the mould it is easy to trim with a bread knife whilst in the tin before you tip it out.
Hold the cooling rack tight on top of the moulds and turn them out, it is best to leave them for another hour or two until totally cool and settled.

The Topping
Beat the butter, icing sugar, milk and vanilla together in a bowl until light and fluffy. If you wish to add coloring then do that now.
Sandwhich the two sections of your giant cupcake together using either just buttercream, or jam and buttercream.  Sandwich the sections together by adding enough filling to unite them tightly.