sabato 27 luglio 2013

il post evento




Ci sono voluti alcuni giorni per comprendere a fondo la serata, e sicuramente ce ne vorranno molti altri per riuscire a riprenderci da una particolare stanchezza che solo pochi potranno dire di conoscere. Una stanchezza che nasce dal fermento di nuove idee, da infiniti giorni di eterna euforia e da una energia interiore che si può concretizzare con una immagine; le pale che girano...nel vento e nell'acqua...per produrre...occhi esterni non sanno ancora cosa...ma dentro a quei mulini tutto si muove...anche i più piccoli ingranaggi.

L'evento per noi ebbe inizio 12 mesi fa quando leggemmo  il libro di GROM e pensammo che una serata con chi faceva il gelato più buono del  mondo sarebbe stata illuminante. L'evento ebbe inizio  quando vedemmo la pagnotta in lievitazione infilata tra il portone ed i gradini di pietra bianca di Vicenza che davano sul giardino di Villa Favorita. Un pagnotta ESMACH che fungeva da ferma-porta e che più lievitava, più creava una barriere resistente alla fresca corrente d'aria di questa primavera. La serata nasceva nei pensieri mentre Angiolino Maule di VINNATUR ci parlava dei suoi sogni con le mani piene di grappoli d'uva ed un calice di vino sul grande tavolo in legno della sua cucina mentre Rosamaria preparava la cena,  anch'ella ascoltando ogni parola d'amore del lavoro di suo marito come se mai le avesse sentite prima. Ed infine, ma mai per ultimo proprio per esperienza e passione e stile Alberto Zamperla di ZAMPERLA SPA che di visioni ne ebbe tante e tante ancora ne avrà perché solo chi vede lontano come vede lui, e solo chi mette in gioco la propria passione e la conoscenza, l'esperienza ed il know-how ogni giorno, giorno dopo giorno può costruire dei mulini a vento grandi, ma così grande da sfiorare i continenti del mondo. Ogni giro di pale un nuovo successo, ogni soffio di vento una novità ed ogni momento di stallo una pausa di riflessione per riprendere tra le mani nuovi progetti e nuove visioni ancora ed ancora come macina dopo  macina il mugnaio riempie i sacchi di juta di farina.

Il 23 luglio tutto fu dalla nostra parte, persino una luna piena nel cielo che attraverso i pini secolari della VILLA CECCATO creava un sogno tutto suo; una tavola rotonda con quattro persone di fama internazionale con lo sfondo di una grossa e misteriosa sfera più grande di una affresco del Giorgione. Quattro Italiani che con una volontà di ferro ed uno spirito di sacrificio pur giocando e divertendosi tra vigne, pizze, gelati e giostre han voluto e saputo fare la differenza nel mondo.

E' da loro che traggo il mio esempio. E' da Alberto Zamperla, da Angiolino Maule, da Federico Grom che vestono gli abiti degli entrepreneurs e dello stile tutto Italiano della qualità e della passione, e di Luciano Delpozzo che da manager ha voluto fare la differenza nella azienda dove egli lavora,  che guardo verso il futuro con occhi più grandi e più curiosi perché so, e loro me lo hanno confermato l'altra sera, che con poche parole e molti fatti, con l'umiltà e la semplicità, con una determinazione inarrestabile, con una qualità inconfondibile ed anche con un po di fortuna (le due CC di Federico  - chi non cogliesse questo acronimo può liberamente cercarlo nel libro "Storia di una amicizia, qualche gelato e molti fiori") si può fare la differenza in ogni campo ed in ogni settore, professionalmente così come nella vita privata.

E se ora vi fossero anche persone dubbiose o insoddisfatte di tale racconto, vi chiedo gentilmente di volgervi direttamente ai siti internet delle azienda interpellate dove la parola costanza si legge e si respira in ogni pagina.


Ringraziamo nuovamente con profondo rispetto e di cuore Alberto Zamperla che con grande disinvoltura colse nel segno la serata pungolando il pubblico con una semplice parola "innovazione". Ringrazio Angiolino Maule per la semplicità del suo spirito contadino con una mente grande così che non si può racchiudere in parole se non "se si vuole veramente, si può". Ringrazio Luciano Delpozzo per averci ragguagliati  sulla panificazione di giorno che permetterà ai panettieri che verranno di godersi il riposo della vita notturna, ed infine ma non per ultimo ringrazio Federico Grom per la chiarezza ed il sorriso con cui egli si volse al pubblico diffondendo ancora speranza.

Un ringraziamento d'obbligo va anche a Marco di Usobio, a Francesco ed Erica di Arkè, a Silvia che ha guidato il camion frigorifero pieno di gelati Grom , a Flavio, Enrico, Magdalena, Alessia, Lisa e Guido di Active Languages perché senza di loro mi sarei persa nei corridoi di un labirinto di cose da fare, ad Irina, Sheila, Sandra e Simone C. per aver portato la loro felicità, alla fotografa Denise Ferrari per gli istanti nel tempo, a Giulia, Marco e Simone per la logistica, allo Studio Deca sas e Studio Deca Associati per averci prestato cento sedie,  al Ing. Pirocca per il protocollo di sicurezza ottenuto a tempo di record, ad Antonio ed Aldo della Protezione Civile di Montecchio Maggiore per aver vegliato sulla serata ed infine all'amata Riccarda Silicani Ceccato per essersi ancora una volta fidata abbastanza da metterci a disposizione la sua splendida Villa, il giardino e le cucine.

Thank you Vertical per aver accompagnato la serata con il vostro funk. Confido di fare un corso d'inglese con voi a breve.

Alle persone che sono venute vorrei dunque volgere due parole, due di numero. Alla giovane poetessa che ci  ha dedicato una poesia, alla giovane donna che sogna di fare gioielli per una maison francese, a tutte quelle persone che si sono volte ai relatori con speranze ...  se ci credete fino in fondo ... se pensate che lottare per i propri sogni sia giusto ... se volete far girare le pale e le macine dei vostri mulini nei venti dell'innovazione ... fatelo!

e se trovate errori di italiano please,  ricordate che non è la mia lingua madre.

thea


www.activelanguages.eu
www.zamperla.com
www.vinnatur.org
www.vininaturali.it
www.esmach.it
www.grom.it
www.villaceccato.it
www.usobio.it
www.studiodeca.it
www.deca-associati.it

domenica 7 luglio 2013

Ready, steady, go.

Tre semplici parole per farmi ricordare come iniziavano le gare alle elementari. Un Sabato estivo a Vienna, con la brezza che soffiava sui nostri volti bambini,  piccole ed eleganti  divise inglesi per renderci uguali seppure ognuno diverso  e ognuna diversa tra noi.

Il Headmaster appoggiava alle labbra il fischietto del via ed eccoci infilarci nei sacchi di juta a correre  e saltare per vincere un gelato oppure con le caviglie legate tra noi e le braccia incrociate dietro alle nostre rispettive schiene... coppie di bambini ... a correre su "tre" di gambe per arrivare alla linea di confine tra la vittoria ed il secondo, terzo ma anche ultimo posto. A noi bambini non importava tanto il risultato quanto il desiderio di stare insieme, di ridere, di giocare e di portare a casa una medaglia di cartone uguale a  tutte le altre sebbene il sorriso che si estendeva sui nostri volti fosse il sorriso di molti mondi e di tanti trascorsi.

Ora siamo di nuovo a quella linea di partenza. Non quella disegnata con il gesso bianco sul prato della nostra infanzia bensì sulla linea di partenza della vita. Il nostro staff scalpita, chi ha lavorato con noi al sito nuovo aggiusta le ultime cose. I colori vanno bene, lo sfondo pure. Il nuovo logo è stupendo (parla dei nostri materiali didattici e della nostra passione per la cultura), l'illustrazione con le nostre caricature fa veramente sorridere però il messaggio che manda è chiaro! Chiaro come quel ricordo  della mia infanzia bambina quando i nostri occhi, a dispetto dei loro colori diversi,  parlavano un linguaggio comune.

Tutti per uno ed uno per tutti! Ready, steady, go! C'è un  pavimento di assi viola da percorrere .....