mercoledì 25 luglio 2012

Poesie tratte dal reading concerto "The Secret Garden"

Consuelo Ziggiotto;
Consuelo non collabora con Active Languages ma lavora presso la Pro.Ep.srl di Sossano, una delle società che hanno contribuito alla realizzazione della serata "The Secret Garden". Ella ha pubblicato di recente una collezione delle poesie scritte nel suo viaggiare per il mondo intitolato "Diversa Gio Ia".


E’ nelle tue prigioni che trovo la mia libertà.
E’ nel luogo dove incateni la tua volontà,
trasformata in mai domati intenti,
che apro le ali e scopro orizzonti
che solo ad occhi ciechi appaiono claustrofobici.
Dalle mie torri
gonfie di bianco silenzio
si leva un canto
che gentile scioglie l’immobilità,
liberando il tuo spirito
che assopito di vita nuova, si dirige verso il mio.
Trova respiro nei luoghi dove le mie presunte colpe
Scontano la loro pena.
Nella mia cella ti libri in volo.
In punta d’anima, per mano,
schiudiamo ora i nostri gusci.
Già schiavi delle nostre ritrovate lebertà.



E’ un moto agitato a riportare lo spirito
Dagli abissi alla tiepida superficie della consapevolezza
Si aprono gli occhi
E’ una spinta della vita che reclama attenzione
Chiede parola, pretende il silenzio
Non si fa giudice
Gli occhi si aprono e vedono
Prima di ricordare
A chi appartengono



E’ dato ad ogni vento separare rami arresi a foglie sedotte
che si lasciano cullare
fino a quando incredule si schiantano a terra
dannandosi per aver ceduto alle lusinghe di un canto.
Non è quella lusinga da temere.
Seducente sarebbe la lusinga di un vento irriverente
capace di trascinare gli ingranaggi del tempo
allungandoli sino a romperli
sino a scavalcare gesti
Ti porterò un vento capace di riportarti in grembo il presente
in perpetua attesa di dare materia al nostro passato



Non è doloroso non esistere
Non è dolorosa questa sensazione di estraneità.
Divento sabbia in mezzo alle moltitudini
sfuggo persino alle mie mani.
È sabbia che non riempie il mio corpo per restituirmi forma.
Cade.
Si appoggia un granello alla volta
Lungo queste strade affollate che avverto come familiari
come se sapessero accogliere
quanto di me riesco a consegnare.
Mi restituisco a tutti i luoghi dove ho abitato .
Consegno la mia materia
a quanta più superficie può accoglierla.
La terra generosa raccoglie e distrattamente conserva.
Conto sia il vento a spingermi in un perpetuo movimento.
L’unico paese che può donarmi tregua.




Ho aggiunto questa poesia alle quattro lette nei giardini segreti, perché più di ogni altra racconta il privilegio vissuto dai miei occhi, narrato dalle terre che mi hanno ospitata durante la mia vita e la nostalgia che fa di me una nomade travestita da cittadina del mondo.
Così scrivo per raccontare i sussurri dell’anima e con audace fiducia sogno di trasmettere queste vibrazioni, così diverse dalla musica cantata dai numeri del mio lavoro.
Se infine li raccolgo, tutti questi numeri, legando il capo di ognuno alla coda di un altro, si fanno poesia.

Consuelo Ziggiotto

lunedì 23 luglio 2012

Poesie tratte dal reading concerto "The Secret Garden"

Russo; letta dalla nostra docente Irina

“Буря” А.С.Пушкин Ты видел деву на скале
В одежде белой над волнами,
Когда, бушуя в бурной мгле,
Играло море с берегами,
Когда луч молний озарял
Ее всечасно блеском алым,
И ветер бился и летал
С ее летучим покрывалом?
Прекрасно море в бурой мгле
И небо в блесках без лазури;
Но верь мне: дева на скале
Прекрасней волн, небес и бури


“La tempesta” A.S. Pushkin
Tu hai visto la fanciulla sullo scoglio
Nella bianca veste sopra le onde,
quando, rumoreggiando nella tempestosa tenebra,
il mare giocava con le rive,
quando il raggio dei lampi la rischiarava
continuamente di uno splendore purpureo,
e il vento si agitava e volava
col suo svolazzante mantello?
È bello il mare nella tenebra della tempesta
E il cielo nei suoi bagliori senza l’azzurro;
ma credimi: la fanciulla sullo scoglio
è più bella delle onde, del cielo e della tempesta.

Poesie tratte dal reading concerto "The Secret Garden"

Inglese; letta dal Commendatore Dante Gardellin

William Shakespeare: As You Like It
Act II Scene VII - The Forest
“All the world’s a stage”

All the world’s a stage,
And all the men and women merely players:
They have their exits and their entrances;
And one man in his time plays many parts,
His acts being seven ages. At first the infant,
Mewling and puking in the nurse’s arms.
And then the whining schoolboy, with his satchel
And shining morning face, creeping like snail
Unwillingly to school. And then the lover,
Sighing like furnace, with a woeful ballad
Made to his mistress’ eyebrow. Then a soldier,
Full of strange oaths and bearded like the pard,
Jealous in honour, sudden and quick in quarrel,
Seeking the bubble reputation
Even in the cannon’s mouth. And then the justice,
In fair round belly with good capon lined,
With eyes severe and beard of formal cut,
Full of wise saws and modern instances;
And so he plays his part. The sixth age shifts
Into the lean and slipper’d pantaloon,
With spectacles on nose and pouch on side,
His youthful hose, well saved, a world too wide
For his shrunk shank; and his big manly voice,
Turning again toward childish treble, pipes
And whistles in his sound. Last scene of all,
That ends this strange eventful history,
Is second childishness and mere oblivion,
Sans teeth, sans eyes, sans taste, sans every thing.

William Shakespeare: Come Vi Piace
Atto II Scena VII - Nella Foresta
“Tutto il mondo è un palcoscenico”
Tutto il mondo è un palcoscenico,
e gli uomini e le donne sono soltanto degli attori
che hanno le loro entrate e le loro uscite; e, nel tempo
che gli è dato, ognuno interpreta ruoli diversi quali sono
le sue sette età. Dapprima, abbiamo il poppante che
miagola e sbava in braccio alla balia. Segue lo scolaretto
piagnucoloso che, sacca sulle spalle e faccia lustra del mattino, si
trascina a scuola controvoglia e a passo di lumaca.
Poi viene l’amante che soffia come un mantice
e sussurra una malinconica ballata agli occhi della sua amata.
Quindi il soldato, con strani giuramenti sotto la barba ispida qual
leopardo, geloso del suo onore, impulsivo e disposto alla briga, e
alla conquista della vana gloria
fin nella bocca del cannone. Lo segue il giudice,
con la sua bella pancia tonda e foderata di buon cappone,
lo sguardo severo, la barba ben curata,
e la bocca piena di saggi detti e luoghi comuni;
anche lui recita la sua parte. La sesta età s’infila
in aderenti calzemaglie che finiscono in ciabatte,
con gli occhiali sul naso e la borsa dei denari al fianco,
le brache della giovinezza, anche se ben tenute, sono ormai
troppo larghe per le sue gambe rinsecchite; e la sua voce tonante
e virile ritorna a quel falsetto infantile, e bubola e
stride come un cuculo. E alla fine di tutte le scene,
a conclusione di questa storia strana e avventurosa,
giunge una seconda infanzia preambolo dell’ oblio,
senza denti, senza occhi, senza gusto, senza più niente.

Poesie tratte dal reading concerto "The Secret Garden"

Inglese; letta dal nostro docente di Inglese Ruben

Summer Snow by Melissa L. Martin

SUMMER SNOW
Sprinkles of dust glide upon sunbeams,
Little spiders adrift in the gentle breeze.
Blow flower pieces scatter in the sky,
Upwards swiftly on wings of a butterfly.
Cheeks rosy and warm, their eyes so bright,
Only the pure can see this sight.
To let your heart look through your eyes
A simple sunbeam becomes a surprise.
One may see the simplest light,
With love and serenity another delight.
Intertwined, meshing a beautiful flow
For all above becomes Summer Snow.
Never to melt, but whisper away
Returning upon tomorrow's sunray.

Neve D’Estate
Brillantini di polvere volano su raggi di sole,
Piccoli ragni trasportati nella brezza leggera.
Petali di fiori soffiati dispersi nel cielo,
Rapidamente verso l'alto sulle ali di una farfalla.
Guance rosee e calde, con gli occhi così luminoso,
Solo il puro può vedere questo spettacolo.
Lasciando che il cuore veda attraverso gl’ occhi
Un semplice raggio di sole diventa una sorpresa.
Si può vedere la luce più semplice,
Con amore e serenità un altro piacere.
Intrecciati e uniti in un bel percorso
Tutto questo diventa neve d'estate.
In una neve che non si sciioglie mai, ma che bisbiglia via
Tornando sul raggio di sole di domani.

Poesie tratte dal reading concerto "The Secret Garden"

Inglese; letta dalla nostra docente d'inglese ed italiano Marina


WINDS OF DESTINY di Hadiza Alfa, Nigeria.


Turn me
Up and down
Carelessly
Vindictively
Like an angry thunderstorm

Can't you see
My dreams are endless
And useless?

I surrender
Wind of destiny
Toss me as you wish
Drop me where you want

Fling me
Like a trash
From joy to sorrow
And from agony to laughter

Now that
You denied me love
Please allow me some strength
To do justice
To my pen
And paper

Here you come
Again
Rolling me
Like a wheel
Across tough huddles
To another promised land

My hands are spread
You can lift me
Like a paper
To any where
You feel I belonged


Il vento del destino (Hadiza Alfa , Nigeria)

Gettami giù,
portami in alto,
noncurante, vendicativo,
come una tempesta arrabbiata.
Non vedi
che i miei sogni sono sconfinati
ed inutili?

Mi arrendo,
vento del destino.
Scuotimi secondo il tuo desiderio,
precipatimi dove vuoi,

scagliami
come spazzatura
dalla gioia al dolore

e dall’agonia alla risata.

Ora che
mi hai negato l’amore
ti prego, concedimi un po’ di forza per fare giustizia alla mia penna
e alla carta

Ecco che arrivi
di nuovo,
a rotolarmi
come una ruota
attraverso sentieri impervi
verso un’altra terra promessa.

Le mie mani sono aperte,
puoi soffiarmi
come un foglio di carta
verso qualsiasi luogo
ti pare io appartenga

Poesie tratte dal reading concerto "The Secret Garden"

Inglese; letta dalla nostra docente d'inglese Sheila


In Nature's Realm Andrew Downing
The earth is bright and dewy-fresh
As Dian, risen from her bath,
While, just released from slumber's mesh,
I fare me down a flowery path.

I pass between the clover fields
Where sleek, slow-moving cattle graze;
I seek the joys which Nature yields
To him who knows her pleasant ways.

I go where honeysuckles blow,
And climb with them the rocks I love;
A world of green spreads out below,
A wider world of blue above.

And many a sturdy, stately elm,
And many a proud, ancestral oak,
Deep in the forest's shady realm,
Hold tuneful choirs of feathered folk.

I gaze, and all is fair to see--
I listen, and the songs are good;
My singers are of high degree,
The prima donnas of the wood.

Here, then, I find my concert-hall,
My columned temple and my shrine,
God's perfect handiwork--and all
To draw me nearer the divine.



Nel regno della natura

La terra splendente e fresca di rugiada
Come una dea, Diana si erge dalle acque
Mentre finalmente liberato dalla fitta trama del sonno
Passeggio lungo un viale fiorito.

Attraverso dei campi di trifogli io passo
Dove il bestiame dal manto liscio e lucente lentamente pascola
Intravedo i piaceri che la Natura offre
A colui che ne sa apprezzare i misteri

Laddove soffiano i caprifogli mi reco
Inerpicandomi insieme a loro su rocce tanto amate;
un mondo di verde si espande sotto di me
un mondo blu ancora più grande in alto.

Numerosi olmi robusti e maestosi,
numerose querce ancestrali e fiere
nel profondo regno oscuro della foresta
fanno risuonare un coro di voci piumate

Il mio sguardo scorge solo bellezza-
Il mio orecchio ode solo belle canzoni;
Le mie sono voci di alto livello,
Le prime donne del bosco

E’ qui che ho trovato il mio teatro,
il mio tempio e il mio altare,
le opere migliori del nostro Creatore-
che mi sollevano sempre più verso l’infinito divino.

Poesie tratte dal reading concerto "The Secret Garden"

Francese; letta dalla nostra docente di Francese ed Italiano; Federica


J. Prévert, Sables mouvants

Démons et merveilles
Vents et marées
Au loin déjà la mer s'est retirée
Et toi
Comme une algue doucement caressée par le vent
Dans les sables du lit tu remues en rêvant
Démons et merveilles
Vents et marées
Au loin déjà la mer s'est retirée
Mais dans tes yeux entrouverts
Deux petites vagues sont restées
Démons et merveilles
Vents et marées
Deux petites vagues pour me noyer.
J. Prévert, Sabbie Mobili

Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di già si è ritirato il mare
E tu
Come alga dolcemente accarezzata dal vento
Nella sabbia del tuo letto ti agiti sognando
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di già si è ritirato il mare
Ma nei tuoi occhi socchiusi
Due piccole onde son rimaste
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Due piccole onde per annegarmi.

Poesie tratte dal reading concerto "The Secret Garden".

American English; letta dalla nostra Docente di American English Pamela Jane


Ralph Waldo Emerson:

It is easy in the world to follow the world’s opinion;
it is easy in solitude to follow our own,
but the great man is he who in the midst of the crowd keeps with perfect sweetness
the independence of solitude.


È facile, nel mondo, vivere secondo l'opinione del mondo; è facile, in solitudine, vivere secondo noi stessi; ma l'uomo grande è colui che in mezzo alla folla conserva con perfetta serenità l'indipendenza della solitudine.

Poesie tratte dal reading concerto "The Secret Garden"


Portoghese; letta dalla nostra docente di Portoghese Claudia


Mario Miranda Quintana è il poeta delle piccole cose. Scrive poesie perché «...ne sente il bisogno...» secondo le sue stesse parole. Inizia la carriera nel 1928, entrando al giornale O Estado do Rio Grande.
Nel 1984 Mario Quintana scrisse delle note autobiografiche pubblicate sulla rivista Isto é[1]. Questa la traduzione:
« Sono nato ad Alegrete, il 30 luglio 1906. Credo che sia la cosa più importante che mi sia capitata. E ora, ecco, mi chiedono di parlare di me. Bene! Ho sempre pensato che ogni tipo di confessione che non sia trasfigurata dall’arte sia indecente. La mia vita è nelle mie poesie, io sono le mie poesie, non ho mai scritto, nemmeno una virgola, che non fosse una confessione. Ma da me si vogliono dettagli… D’accordo! Ho 78 anni senza età. Di età ce ne sono due: o sei vivo o sei morto. L’ultimo caso è l’età più importante, visto che ci è stata promessa l’eternità. Sono nato nel rigore invernale a un grado e prematuro, per di più: complessato di non essere ancora pronto. Fino al giorno in cui scoprii che uno così completo come Winston Churchill era nato prematuro e che lo stesso era capitato a sir Isaac Newton! Excusez du peu... Preferisco citare l’opinione che gli altri hanno di me. Dicono che sono modesto. Al contrario, sono così orgoglioso da pensare che non ho scritto nulla al mio livello. Poiché la poesia è insoddisfazione, un anelito di autosuperamento. Un poeta soddisfatto, non soddisfa. Dicono che sono timido. Niente affatto! Sono silenzioso, introspettivo. Non capisco perché sottopongano a trattamento chi è introverso. Solo perché non possono essere belli come gli altri? »


A Idade de ser feliz - Mario Quintana
Existe somente uma idade para a gente ser feliz,
somente uma época na vida de cada pessoa
em que é possivel sonhar e fazer planos e ter energia bastante para realizá-los a despeito de todas as dificuldades e obstáculos.

Uma só idade para a gente se encantar com a vida
e viver apaixonadamente e desfrutar tudo
com toda intensidade sem medo
nem culpa de sentir prazer.

Fase dourada em que a gente pode criar
e recriar a vida à nossa própria imagem
e semelhança e vestir-se com todas as cores
e experimentar todos os sabores e
entregar-se a todos os amores
sem preconceito nem pudor.

Tempo de entusiasmo e coragem
em que todo desafio é mais um convite à luta
que a gente enfrenta com toda disposição
de tentar algo novo, de novo e de novo,
e quantas vezes for preciso.
Essa idade tão fugaz na vida da gente
chama-se PRESENTE
e tem a duração do instante que passa.


L’età di essere felice – Mario quintana
Esiste solo un'età nella quale possiamo essere felice,
solamente un'epoca nella vita di ogni persona
nella quale è possibile sognare e fare piani ed avere abbastanza energia per realizzarli
a dispetto di tutte le difficoltà ed ostacoli.
Una sola età per incanttarsi con la vita
e vivere appassionatamente e sfruttarla con tutta l'intensità
senza paura nè colpa di sentire piacere.

Fasi dorate nelle quali possiamo creare
e ricreare la vita alla propria immagine
e somiglianza e vestirsi con tutti i colori e
sperimentare tutti i sapori e concedersi a tutti gli amori
senza pregiudizio nè pudore.

Tempo di entusiasmo e coraggio nel quale tutta la sfida è un invito
alla lotta che affrontiamo con tutta la disposizione
per tentare qualcosa di NUOVO, e ancora, e ancora, e quante volte sarà necessario.
Questa età tanto fugace nella nostra vita si chiama PRESENTE ed
ha la durata dell'istante che passa.