martedì 16 novembre 2010


ed ancora piove. eppure ho sempre amato la pioggia, a dire la verità amo tutte le stagioni ma questa dell'autunno, dei primi veri freddi, dei pettirosso che sul davanzale cinguettano la prima neve. è la stagione che ho sempre amato più delle altre. eppure, eppure in queste ultime settimane l'autunno mi ha messo adosso diverse preoccupazioni come quelle volte ai miei concittadini, a coloro che hanno perso la casa, il lavoro, l'azienda in seguito alle esondazioni del bacchiglione. mi sveglio di notte e sento il regolare ticchettio di gocce sul selciato, quel rombante frastuono di acqua incessante. attraverso fiumi e torrenti in piena, costeggio fossati e campi che ormai l'acqua ha posseduto e fatto suoi, laghetti e stagni senza più confini. vedo anatra felici che sguazzano sbattendo le loro impermeabili ali e rifletto; la Natura ha veramente pensato a tutto e poi, e poi, e poi..il mio udito si tende nuovamente, lo sguardo lontano, i pensieri tornano alla realtà ed abbraccio silenziosamente i miei concittadini.

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