sabato 10 luglio 2010




passeggiando tra le lingue

ebbene si, oggi parleremo delle origini della lingua farsi.
Lingua Persica, chiamata Farsi, Parsi, Dari oppure Parsi-ye-Dari. viene parlata e scritta dalle popolazioni del Iran (luogo di nascita della lingua stessa), del Afghanistan, Pakistan, Tajikistan, Uzbekistan ed in parte anche in Armenia, in Iraq, nel Oman e nel Bahrain.
Lingua originaria dell'antica Persia, il Farsi si parlava nell'impero di Achaemenids (400-300 BCE)
Un pò come il Latino, il Farsi ha dato origine a notevoli lavori di filosofia e scienze in quanto utilizzata per rappresentare per iscritto i pensieri ed i pensatori del mondo Mussulmano.
La lingua Persiana ha dato origine a non poche parole inglesi come: Mother - Madar, Father - Pedar, Brother - Baradar, Daughter - Dokhtar, Alkenkengi - Al-Kakanj, Papoosh - Papush Babouche, Pashmina - Pashm (lana), Navy - Naav, Lemon - Limun, Koh-i-Noor - Koh (montagna) Nur (luce) famoso diamante facente parte dei gioielli della corona di Sua Maestà Queen Elizabeth, Cash - dallo Sanscrito Karsa che deriva dal Persico Karsha (unità di misura per l'oro), Bazaar - dal Persico Bazar (mercato), e moltissime altre che non starò qui ad elencare perchè sono veramente tante.
Stupefacente pensare che una piccola parte del nostro vocabolario d'uso quotidiano derivi da una lingua così distante come il Farsi. La parola "paradise - pairidaeza" (paese superiore) ad esempio giunse agli Inglesi attraverso non pochi passaggi quando i Persiani scambiavano merci e beni con i Greci. Parole venivano assimilate, portate in patria per divenire di uso comune.
Poesie di scrittrici contemporane tradotte in inglese dal farsi;



Dal Tajikistan; Farzaneh Kojandi


Forgotten by time
There was a boy.
He would spread his wares in our alley.
The strength of the hero, Rostam,
roared from his shoulders,
he had the features of a Joseph,
his hair was the torch of Zoroaster,
flaming with ancient times.
The young boy sat on an old stool,
saying goodbye to his rose-scented time.
His sweets had no takers,sweating in their paper wrappers;
his cheap cigarettes knew
that the point of their lives was to burn;
his soaps longed for the day
they would lather in beautiful hands and die.
The boy turned his eyestowards passers-by
and, pondering the to and fro of cars,
he didn't think of spring coming and going.
The summer of his youth
was dissolviing into sunset
and winter would wrap him in snow.
Happy? Unhappy?
For he was oblivious to love,
for the margins of his life were rusting,
for he mistook the moon's halo for the moon.
Ruthless life had sat a young boy
on an old stool and forgotten him.




Dal Pakistan: Noshi Gillani



The Breeze rewrites
Now that the breeze has learnt to write
She can choose to rewrite autumn as spring
To redefine spring as waiting
Now that the breeze has learnt to write
She can transform the urge to travel into a curse
And curse those sticking to a faithful path
Now that the breeze has learnt to write
Coming together is described as moving apart
Love, portrayed as a weaknessA tree, something that cannot give shade
Now the breeze can extinguish our lanterns
Give credence to dusk, dismiss unreliable dawn
Oh all you who teach the breeze to write!
Now that the breeze has learnt to write


Le poesie su gentile concessione di Poetry Translation Centre, London.


La curiosità, il desiderio di conoscere qualcosa in più sul Farsi, fu pungolata dalle esigenze di un cliente che ci chiese di tradurgli alcune pagine del sito in questa lingua. Fui piacevolmente sorpresa di scoprire una storia antica. Ovvviamente non sto qui a scrivere tutto altrimenti il post diverebbe una enciclopedia però, come la richiesta del cliente fu uno stimolo per me, così le gocce di pioggia compongono il mare.

Sobh Bhe Kheyr

Nessun commento:

Posta un commento