Tre semplici parole per farmi ricordare come iniziavano le gare alle elementari. Un Sabato estivo a Vienna, con la brezza che soffiava sui nostri volti bambini, piccole ed eleganti divise inglesi per renderci uguali seppure ognuno diverso e ognuna diversa tra noi.
Il Headmaster appoggiava alle labbra il fischietto del via ed eccoci infilarci nei sacchi di juta a correre e saltare per vincere un gelato oppure con le caviglie legate tra noi e le braccia incrociate dietro alle nostre rispettive schiene... coppie di bambini ... a correre su "tre" di gambe per arrivare alla linea di confine tra la vittoria ed il secondo, terzo ma anche ultimo posto. A noi bambini non importava tanto il risultato quanto il desiderio di stare insieme, di ridere, di giocare e di portare a casa una medaglia di cartone uguale a tutte le altre sebbene il sorriso che si estendeva sui nostri volti fosse il sorriso di molti mondi e di tanti trascorsi.
Ora siamo di nuovo a quella linea di partenza. Non quella disegnata con il gesso bianco sul prato della nostra infanzia bensì sulla linea di partenza della vita. Il nostro staff scalpita, chi ha lavorato con noi al sito nuovo aggiusta le ultime cose. I colori vanno bene, lo sfondo pure. Il nuovo logo è stupendo (parla dei nostri materiali didattici e della nostra passione per la cultura), l'illustrazione con le nostre caricature fa veramente sorridere però il messaggio che manda è chiaro! Chiaro come quel ricordo della mia infanzia bambina quando i nostri occhi, a dispetto dei loro colori diversi, parlavano un linguaggio comune.
Tutti per uno ed uno per tutti! Ready, steady, go! C'è un pavimento di assi viola da percorrere .....
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