Quando arriva Ottobre succede qualcosa di profondo. Mi viene la nostalgia! Non una nostalgia semplice da soddisfare tipo la nostalgia per il Chai Tea Latte di Starbucks oppure la nostalgia per "Il posto delle fragole". Mi viene la nostalgia, ma ancora più profonda della nostalgia stessa ... mi viene la melancholia. Ho voglia di tornare a casa!
Sembra una cosa facile tornare a casa ma non quando le tue case sono il mondo. Non quando hai vissuto la tua infanzia tra Long Island, New York - Vienna, Austria - Damascus, Syria ed il medio oriente in genere e l'autunno di una infanzia spensierata trascorso ad Amsterdam, The Netherlands in una casa occupata da giovani studenti universitari ed in ultima, ma non per ultimo il cuore della bretagna da Brest sino a Saint Malo - la Cote Sauvage con le sue maree e gli anfratti dove ritirarsi solitari e nel più profondo silenzio nelle notti di luna piena.
In Autumn tutto riaffiora. Le passeggiata tra distese di foglie rosse ed arancioni sul selciato dinanzi casa a New York, il carretto di ferro rosso regalatoci da mio papà che tiravamo a vicenda mia sorella ed io, i trick or treat assieme ai bimbi del viale, i parchi viennesi tinteggiati dalle tonalità del rosso scuro e del marrone, al mercatino delle pulci avvolte in grosse sciarpe di lana per non prendere freddo, la città di Damasco con i suoi profumi intensi ed i colori della paletta del arancione trasformati in tantissime spezie e poi e poi .. i canali di Amsterdam con le loro house-boats; ogni raffica di vento gelido un inchino ai passanti e i pannekoekers alle mele che profumavano le vie di alberi oramai spogli e poi, quei rari viaggi in Italia per incontrare i nonni e gli zii ... l'autunno rimane sempre lì con gli alchechengi della nonna Maria, le fitte nebbie ed il profumo del mosto che quasi ogni contadino lasciava fermentare in cantina.
Ecco perché l'autunno per me è casa. E' il bisogno impellente di tornare a casa, di trovare la mia casa in ogni angolo di mondo laddove ho lasciato un pezzo del mio cuore.
Il villaggio dove vivo attualmente non soddisfa questi bisogni; le sue dimensioni non corrispondono che ad un minuscolo quartiere di New York, le sue genti spesso non comprendono il senso della multiculturalità, meltin' pot - salad bowl non sono che un calderone ed una insalatiera ma io, e molti come me ... i figli e le figlie della terza cultura ... mia sorella .... la maggioranza delle persone che lavorano con me ... conoscono a fondo ... nel profondo del cuore, cosa significa riconoscere nel vento i profumi di casa ed inseguirli ad ogni passo.
Questi profumi io li sento in Autumn, in autunno. Questi profumi di foglie secche bagnate dalla pioggia, di muschio, di funghi porcini e di tartufo, di cannella e di mele speziate, di pumpkin pie. Questi colori che mi prendono lo stomaco, che mi scombussolano dentro e fuori come un calzino rovesciato più volte nel tentativo di trovare quel buchino invisibile; l'arancione delle zucche, il carminio, il marrone bruciato, il verde muschio, il giallo degli ultimi peperoni ed infine il vento, quel inesorabile vento che spazza le coste bretoni e che io amo profondamente. Quel vento che per poterlo affrontare ti devi piegare tutta in avanti tenendo il berretto ben calato sulla fronte e la sciarpa stretta intorno al collo altrimenti il vento ... quel tuo amico giocherellone te li porterà via.
per chi volesse approfondire l'argomento dei figli e delle figlie della terza cultura ... 3CK o TCK per definirci = Third Culture Kids.
thea
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